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Commercial Paper – Definizione e Significato

Commercial paper significa in inglese letteralmente . In Italia, la locuzione viene però anche non infrequentemente tradotta con la meno agevole dizione di . Si tratta in sostanza di una lettera con cui viene riconosciuto da parte dell’emittente il debito nei confronti del creditore, il quale può indifferentemente assumere le fattezze d’impresa ovvero di semplice privato. In tale lettera, viene indicata la somma ricevuta, il tasso di interesse applicato, la data di pagamento del debito, con scadenza inferiore ai 270 giorni rispetto alla data di emissione, e la banca incaricata di effettuare il pagamento.

La commercial paper è dunque per l’impresa una forma di finanziamento alternativa rispetto al mutuo bancario. Si differenzia però anche dal prestito obbligazionario, perché la commercial paper ha breve durata.

Negli Stati Uniti, di solito ha scadenza mensile. A questo strumento ricorrono soprattutto aziende dall’elevato standing creditizio, visto che spesso tale forma di finanziamento è comunque garantita da fideiussione bancaria. E’ opportuno distinguere le due fattispecie, anche perché nella relazione introduttiva al disegno di legge le cambiali finanziarie furono presentate come commercial paper “all’italiana”. Innanzitutto, la carta commerciale, a differenza della cambiale finanziaria, non è un titolo di credito. Ciò significa che per il suo trasferimento non valgono le regole in vigore per i titoli.

In particolare, non può essere effettuata la girata, ma è necessaria una lettera di cessione. Può richiedere il pagamento del debito pertanto il possessore del titolo che dimostri di essere cessionario del credito in virtù di una serie continua di lettere di cessione. In secondo luogo, proprio perché non è un titolo di credito, ancorché possa essere configurato come titolo improprio, il trasferimento delle commercial paper è inefficace se la cessione non viene notificata al debitore. Il che significa che in assenza di notifica il debitore non è tenuto a pagare il proprio debito, anche se il possessore della carta si dimostri legittimo titolare.

 

Questa circostanza riduce quindi la facilità di circolazione della carta commerciale. Allora, qual è il suo valore giuridico? É essenzialmente probatorio, nel senso che il suo valido possessore non è tenuto a provare l’effettiva esistenza del credito in base al rapporto che l’ha originato, il cosiddetto rapporto fondamentale. Questo viene presunto, fino a prova contraria.