Nel processo di specializzazione dei servizi bancari, i conti correnti hanno via via perso la propria funzione di gestione e remunerazione delle giacenze, un tempo coniugate con l’aspetto della operatività bancaria.
Oggi quindi è normale orientare la propria scelta della messa a frutto della liquidità in eccesso tramite l’apertura di un conto deposito vincolato o libero, cercando di approfittare delle occasioni del momento. Tuttavia non si tratta sempre della soluzione migliore, sia in relazione alla libertà o semplicità di impiego del surplus di liquidità, che in funzione del rendimento più elevato che si riesce ad ottenere.
I conti correnti ad elevato rendimento: per battere i conti deposito dipende dalle condizioni
Oggi tutte le migliori banche pubblicizzano conti correnti con canoni contenuti o a costo zero, che offrono un’operatività molto completa, ma che allo stesso tempo non offrono alcun tipo di rendimento.
Tra queste ve ne sono diverse che hanno mantenuto nella propria offerta dei conti correnti quelli ad elevato rendimento che possono funzionare seguendo due modalità differenti di determinazione o personalizzazione del tasso di interesse: il superamento di determinate soglie di giacenza o il raggiungimento di un valore complessivo investito, anche in differenti tipologie di prodotti della stessa banca.
In entrambi i casi la caratteristica comune è data dal fatto che bisogna raggiungere e mantenere determinati requisiti, ma una volta fatto, non è detto che la scelta del conto deposito puro e semplice si confermi reiteratamente e indiscriminatamente come la migliore.
I conti correnti ad alto rendimento con livelli di giacenza
Questi conti correnti sono in grado di riassumere le funzioni marcatamente operative con quelle di remunerazione di elevate giacenze.
Il funzionamento è semplice: al di sotto di una certa giacenza medio-alta, il conto corrente non offre alcuna remunerazione, mentre al di sopra di questi importi scatta la maturazione di interessi in linea con la media dei tassi applicati sui conti deposito vincolati.
Tuttavia a differenza di questi ultimi il calcolo degli interessi vale solo per le somme che superano la soglia minima prevista. Ad esempio se la giacenza è di 10 mila euro e sul conto si hanno 15 mila euro, il tasso di interesse maturerà solo per la somma eccedente i 10 mila euro, ovvero sui 5 mila euro.
Alcuni conti correnti prevedono tassi di interesse crescenti al superamento di vari livelli di giacenze. Questa soluzione è adatta per coloro che hanno bisogno di una certa libertà di utilizzo della propria liquidità che però deve rimanere elevata per periodi di tempo anche lunghi nell’arco di un anno.
Ovviamente anche se i tassi di interesse sono elevati, non si usufruirà di un rendimento pari a quello di un conto deposito vincolato, sia perché gli interessi maturano solo su una parte della somma, e sia perché le somme sono variabili nel corso del tempo.
I conti correnti ad elevato rendimento con elevati investimenti
Le banche tendono a premiare coloro che investono somme consistenti, o che effettuano investimenti costanti nel tempo. Solo per questo genere di clientela possono essere garantite delle condizioni “premium” ai conti correnti, tramite l’applicazione di un tasso di interesse medio (altrimenti non presente per la clientela normale).
Il vantaggio sta nel fatto che non ci sono giacenze medio-elevate da raggiungere, ma non mancano le limitazioni, dal momento che bisogna mantenere delle condizioni piuttosto rigide sull’entità di investimenti da mantenere. Possono sembrare delle soluzioni appetibili, ma sono adatte solo a coloro che hanno dei capitali molto elevati investiti.