Ecco cosa succede al nostro comportamento quando si perde il lavoro, e quali sono le migliori caratteristiche per uscire fuori da situazioni di ansia e stress.
La perdita del lavoro è un vero e proprio dramma, soprattutto in un momento – quale quello attuale – in cui si teme di non trovarne uno in tempi rapidi. Ma quali sono gli effetti della perdita del lavoro sul proprio comportamento quotidiano? E in che modo ci si può comportare per uscire da questa situazione di ansia?
In primo luogo, non spaventatevi, per quanto possibile. È stato infatti ampiamente riscontrato che con la perdita del lavoro si avvertono disturbi come le alterazioni del ritmo sonno-veglia e dell’appetito, il calo del livello dell’autostima o l’aumento del pessimismo. Nei casi più gravi si determina anche un peggioramento delle condizioni fisiche generali, un incremento di ansia e depressione, uno sviluppo delle violenze domestiche.
Fortunatamente, sostengono alcuni recenti studi, gli effetti di malessere puntano ad esaurirsi nel breve termine e, fondamentalmente, nel giro di un anno. A fare la differenza è la resilienza, cioè la capacità di adattarsi a un nuovo contesto, e la flessibilità.