Lavoro

Come Creare una Mailing List per Blog Aziendale

In passato ho accennato all’importanza di creare mailing list anche se non sono mai entrato nei dettagli su come costruire una lista di email di persone interessate ai vostri prodotti o servizi.

Siete troppo timorosi per creare mailing list?

Vedete, quando parlo di email marketing noto imbarazzo nell’usare un blog per creare una mailing list contenente un elenco di iscritti (potenziali clienti). Molte persone (anche professionisti) sembra quasi abbiano paura di chiedere soldi. Voglio dire, qual è la vergogna nel pretendere di essere pagati quando si è in affari?

Quando si tratta di blogging la vostra mailing list genera un sacco di soldi
Tempo fa incontrai un noto copywriter che pubblica sul suo blog un sacco di contenuti di qualità. Il tizio era riluttante ad aggiungere un’opzione per l’iscrizione a una mailing list.

Quando gli chiesi il motivo di questa sua scelta, mi disse che non voleva essere considerato uno spammer!

Costruire una mailing list non vi rende uno spammer!
Temere di essere uno spammer è un pregiudizio privo di fondamento. Attraverso la funzione opt-in potete fare in modo che gli utenti non vengono inconsapevolmente inseriti nella vostra lista. In pratica, se dovessi inserire nel box la email di una persona ignara di questa iscrizione, in seguito riceverebbe una email con cui gli verrebbe chiesto di confermare la registrazione.

Pertanto, nessuno può registrarvi in una lista senza il vostro consenso.

All’inizio pensavo fosse un’idea bizzarra ma in effetti molti amministratori di blog e siti temono l’iscrizione inconsapevole. Quindi questo post è soprattutto per coloro che si sentono a disagio nel creare mailing list.

Perché dovrebbero registrarsi alla vostra lista?
Come potete immaginare, da anni ormai creo svariate liste dedicate a singole nicchie di mercato (sempre con il sistema opt-in).

La ragione per cui molte persone si iscrivono è semplice: gli piace ciò che pubblico sui miei blog (raggiungibili mediante il posizionamento naturale sui motori di ricerca) e i bonus che offro in omaggio. Queste due motivazioni, sono la prova che l’utente vuole saperne di più su di un certo argomento.

Non sto parlando di segnalare ai contatti la pubblicazione di ogni singolo post del vostro blog. Per quello possono tranquillamente usare i feed RSS. Nelle mie mailing list offro un contenuto eccezionale. Quindi, informazioni top secret! 😉

Resta comunque il problema di come molti blogger si sentano in imbarazzo nel costruire mailing list. Pensano di non essere degni di attrarre seguaci. Pazzesco, non trovate? E’ come credere di non avere il diritto ad avere successo.

Cosa c’è di male nel fare soldi facendo ciò che amiamo mentre aiutiamo le altre persone a risolvere un problema o soddisfare un bisogno?

Il nostro atteggiamento nel creare una mailing list ne decreta il successo

1. Creazione della lista
La creazione di una mailing list dipende dalla presenza di un gancio. Tutto quello che dovete fare è realizzare un prodotto che potreste vendere, ma che in realtà offrite in omaggio.

Diciamo che avete un blog con cui promuovete il vostro salone di auto usate. Potreste creare l’ebook gratuito Ok, il prezzo dell’auto è giusto! In questo report insegnate come valutare lo stato fisico (carrozzeria) e quello tecnico (meccanica) di un auto usata. Il contenuto che offrite deve aiutare l’iscritto a compiere una scelta. In questo modo, attraverso la divulgazione di suggerimenti, gettate le basi per instaurare un rapporto di fiducia con il vostro contatto (probabile acquirente nel salone auto).

2. Configurazione opt-in
Per creare maling list uso un software professionale, Aweber. Odio affidarmi a una società esterna, in quanto voglio agire in assoluta autonomia nel rispetto dei miei iscritti. Inoltre molte di queste società non permettono di analizzare una serie di dati indispensabili iner poi guadagnare facendo email marketing.

In ogni email che invio ai miei iscritti, è sempre presente un link con cui cancellarsi immediatamente dalla lista. Questo aspetto è importantissimo perché mette l’utente in uno stato di assoluta serenità.

3. Pagina dedicata all’omaggio
Sono registrato a varie liste, non solo per ricevere del materiale speciale ma anche per studiare il modo in cui gli altri webmaster fanno email marketing. Una cosa che noto spesso è l’assenza di un invito a condividere l’omaggio. Quindi, è necessario facilitare la condivisione di questo dono gratuito.

Ad esempio nelle pagine di benvenuto di alcuni report che offro in omaggio ho inserito il like button di Facebook. L’utente che lo visualizza è colui che si è registrato alla mia lista e che cliccando su “mi piace” può condividere l’omaggio sulla sua bacheca personale. Un’altra alternativa potrebbe essere l’iscrizione alla pagine ufficiale su Facebook del nostro report. Il numero degli iscritti è un chiaro invito a fare altrettanto (riprova sociale).

Se volete sapere come fare mailing list attraverso Facebook vi consiglio di testare il metodo SALG – Social Auto Lead Generation.

4. Utilizzare un Popup
Probabilmente vi sarà capitato di visionare un sito/blog è vedere comparire una finestra con cui vi si chiede di registrarvi a una lista in cambio di un omaggio. Queste finestre si chiamano popup e possono essere statiche o in movimento. Aweber fornisce questo servizio anche se ad oggi non l’ho ancora usato nei miei blog. Potreste usarlo e testarne nel tempo l’efficacia.

5. Guadagnare con una lista di email
La maggior parte delle persone che scelgono di creare mailing list, lo fanno principalmente per promuovere prodotti in affiliazione. Per carità, niente di male, ma trovo sia uno spreco di risorse. Un proprio prodotto offre maggiori margini di guadagno.

A seconda dei servizi che offrite, potete fare cose diverse. Se il prodotto che vendete ha un prezzo alto, provate prima con un bonus, questo sicuramente aumenterà le conversioni. Ammetto che sparare subito in faccia all’iscritto il link alla pagina di vendita mi fa apparire come una persona avida. Preferisco impegnarmi maggiormente offrendo materiale gratuito con cui l’utente in seguito può eseguire l’acquisto del mio prodotto con maggior consapevolezza.

6. Due tipologie di email da usare nella vostra strategia
Attraverso Aweber si possono creare due tipologie di email: messages e broadcast.

Messages

Sono le email che carichiamo nel sistema e che l’utente leggerà secondo una tempistica da noi stabilita. Vi faccio un esempio. Poniamo il caso vogliate registrarvi alla mia lista sui blog aziendali in modo da poter scaricare l’ebook gratuito Corporate Blog Italia. Dopo aver espletato la funzione opt-in, riceverete immediatamente la prima email con il link per scaricare il bonus.

Successivamente, ho deciso di inviarvi la seconda email dopo 4 giorni e la terza dopo 7 e così via secondo un mio criterio personale. Chiaramente potete decidere voi con quale cadenza inviare le informazioni alla vostra lista. Il fatto di creare le email in anticipo è a dir poco eccezionale. Pensateci bene. In questo modo potete automatizzare la comunicazione con i vostri utenti come se aveste una segretaria disponibile 24 ore su 24. Oppure creare come bonus un mini corso suddiviso in email.

Davvero, si possono fare un mucchio di cose con Aweber.

Broadcast

E’ una tipologia di messaggio diretto, nel senso che viene recapitato una volta soltanto alla vostra lista ma non ai futuri iscritti. Mi spiego meglio. Se voglio promuovere un evento che ha una scadenza (ad esempio una fiera) non ho bisogno di ricordarlo anche quando è finito. Giusto? Quindi, che senso avrebbe lasciarlo come messages (esempio di prima)?

In questo caso uso il broadcast, ovvero una email che invio unicamente agli attuali iscritti. Sempre con Aweber, posso attribuire data e orario della consegna del messaggio. Questo aspetto è molto importante. Ad esempio se avete capito (grazie alle statistiche che il software vi offre) che la maggior parte dei vostri utenti legge le email verso le 22 ma non volete stare davanti al computer in quell’orario, potete creare un messaggio impostando le ore 22.

Volendo potete inserire una data differente dal giorno in cui create la email.

Ma vi dirò di più. Con broadcast potete creare la stessa identica email ma con titoli differenti. Questo perché il titolo di una email è l’elemento che decreta l’apertura del messaggio. Quindi, potreste creare una email con una domanda nel titolo, oppure un titolo contenente il nome dell’iscritto, o addirittura sfruttare una leva motivazionale creando un titolo in cui l’utente si sente alle corde (es. “L’offerta scade tra 24 ore”).

Quanto spesso dovete inviare le email?
Non ci sono regole di base. Sicuramente ogni volta che avete un’informazione di valore da condividere con i vostri iscritti. Capisco come spesso la pigrizia faccia dei brutti scherzi, ma se da una parte temete di essere invadenti, dall’altra non dimenticatevi di loro.

Insomma, nel tempo e con una certa esperienza dovreste imparare a conoscere le abitudini dei vostri iscritti.

Certo, se all’inizio dell’iscrizione promettete almeno una email a settimana (ad esempio nel caso di una newsletter), cercate di rispettare la vostra promessa.