Al momento della ricezione dell’avviso bonario, il contribuente può, salvo ricorso all’autotutela o alla commissione tributaria provinciale in caso di errori o infondatezza, pagare quanto preteso in rate trimestrali con un minimi di 6 ed un massimo di 20.
Nella situazione attuale di tensione creditizia (credit crunch) appare conveniente dilazionare il debito.
Facciamo l’esempio di un debito erariale di 35.000 euro per omesso versamento di imposte dirette. Il contribuente riceve l’avviso bonario l’anno successivo con le sanzioni al 10% (ossia, 1/3 del 30%) oltre agli interessi moratori. L’importo complessivo preteso nell’avviso bonario è di 40.000 euro. Il contribuente accede alla dilazione in 20 rate trimestrali di 2.000 euro (sorte capitale) oltre agli interessi di dilazione che ammontano complessivamente a circa 3.500 euro per l’intera durata della dilazione.
Pertanto, a distanza di 6 anni, il contribuente si trova a ripagare il debito originario di 35.000 euro oltre alle sanzioni ed interessi per complessive 8.500 euro. Totale, 43.500. Ciò equivarrebbe ad un finanziamento al tasso del 3% e con una rata mensile di poco più di 600 euro.
Ora, se anziché omettere il versamento dei tributi, il contribuente si rivolgesse ad una banca per richiedere un finanziamento di pari durata, si vedrebbe applicare un tasso di almeno l’8% (salvo riduzioni a fronte di copiose garanzie): un risparmio di oltre 250 euro a rata! Se poi consideriamo l’estrema difficoltà nel credito, è evidente quanto agevole ed economia sia il ricorso alla dilazione dell’avviso bonario.
Oltretutto, il ricorso alla dilazione è incentivato dalla Legge nr. 214/2011 dove è stato eliminato l’obbligo della garanzia per importi superiori a 50.000 euro, è stato introdotto il ravvedimento operoso per le rate scadute e pagate entro la scadenza della rata successiva al fine di evitare la decadenza di diritto dalla dilazione (Agenzia Entrate risoluzione nr. 132/E del 29/12/2011).
Concludendo, il ricorso alla dilazione, con rate trimestrali, degli omessi versamenti contestati con avviso bonario è un’alternativa assolutamente conveniente ad un finanziamento bancario.