Piccoli e grandi risparmiatori sono ancora molto sfiduciati: la crisi economica e le difficoltà in cui versano le Borse non consentono una ripresa degli investimenti.
La percentuale di coloro che investono è sempre in calo. Sono diminuiti gli acquisti di azioni ed è minore anche la volontà di investire. Si sono ridotti anche gli investimenti in immobili mentre restano stabili quelli in obbligazioni. Quindi gli investitori rimangono sfiduciati e questo atteggiamento è rimasto costante dal 2002 fino a ora.
Non aspettate, investite
Rinunciare a investire i propri risparmi in attesa di tempi propizi, non è la scelta migliore. Significa rinunciare a un guadagno, anche se piccolo, o almeno a mettersi al riparo dall’aumento dei prezzi. Valutando il mercato degli strumenti di investimento a breve termine, abbiamo osservato che il conto deposito rimane uno dei più interessanti, con una novità offerta da alcuni
istituti di credito: un tasso di deposito più alto se si apre anche un conto corrente. Altri, invece, sono da sconsigliare. Partiamo da questi ultimi, spiegandone le ragioni.
Buoni del Tesoro: meglio di no
I Buoni ordinari del Tesoro continuano ad avere rendimenti bassi.
Questo significa che l’investimento in BoT, con i rendimenti attuali, non consente nemmeno di recuperare la perdita di potere d’acquisto causata dalla crescita dell’inflazione. Di conseguenza, non vi consigliamo di investire in BoT.
L’alternativa è il conto di deposito
Che fare se si vuole investire per qualche mese i propri risparmi, facendoli fruttare almeno più della crescita dei prezzi? Nonostante i tassi dei conti di deposito si siano assottigliati nel tempo, questi prodotti, soprattutto se confrontati con quelli di anni fa, sono ancora la soluzione migliore per impiegare per periodi brevi i propri risparmi. Uno dei punti di forza dei conti di deposito sta sicuramente nei costi contenuti del prodotto. La maggioranza non ha spese per l’apertura, per la chiusura e per la gestione del conto, e non prevede di solito il pagamento del bollo di legge, 34,2 euro l’anno, di cui la banca si fa carico.
Oltre al deposito titoli, anche il conto
Alcune banche, per acquisire nuovi clienti e mantenerli per lungo tempo, hanno approfittato del successo ottenuto dai conti di deposito per offrire rendimenti più alti se si decide di aprire anche un conto corrente.
Che queste proposte siano interessanti o meno non è semplice dirlo e dipende anche dal vostro profilo di investitore. Si tratta infatti di aprire un nuovo conto corrente e non tutti sono interessati ad averne un’altro o a sostituire il proprio.
Conto corrente Arancio, per esempio, non vi costa nulla se accreditate lo stipendio o la pensione oppure se lasciate 3.000 euro sul conto. Con questo non è detto che, per il vostro profilo, sia davvero il miglior prodotto oggi in circolazione.