Ne abbiamo già parlato diverse volte in questo sito ma non ci stufiamo di ribadirlo: in merito alla pubblicità che troviamo in giornali ed altri mezzi di comunicazione, promuovono dei mutui con tassi particolarmente vantaggiosi. Siamo sicuri che questi mutui sono composti dal tasso effettivo?
Di seguito cercheremo di elencare una serie di informazioni e nozioni per non farsi “ingannare” e per essere preparati ad una scelta più consapevole. In questo articolo inizieremo a parlare dei mutui a tasso variabile:
Molte volte quando si presenta un offerta di mutuo a tasso variabile, non tutti sono a conoscenza che il tasso presentato per fare la proposta non è il vero tasso ma solo uno definito “tasso d’ingresso”, che è più contenuto rispetto al tasso effettivo e generalmente esiste solo per il primi mesi di vita del mutuo. Quando nelle pubblicità si vedono tassi molto appetitosi sicuramente ci troviamo di fronte ad un esempio di rimborso mutuo calcolo sulla base del tasso d’ingresso.
Il tasso effettivo è il cosiddetto tasso a regime, quindi se si vuole ottenere una proposta reale è naturale farsi fare un preventivo che riprenda il tasso a regime e non quello d’ingresso!!.
Il tasso a regime nei mutui a tasso variabile è sempre costituto dalla formula euribor più spread.
L’euribor rappresenta il costo che sostengono le banche per comprare il denaro che ci prestano, mentre lo spread non è altro il ricavo della banca.
Il mutuo è detto variabile poiché è la componente l’euribor a subire variazioni mentre lo spread nella maggior parte dei contratti stipulati rimane fisso per tutta la durata del mutuo.
ESEMPIO CONCRETO: un mutuo a tasso variabile dell’importo di 100.000 euro e della durata di 25 anni potrebbe essere pubblicizzato con un tasso del 2% avente quindi una rata di partenza di euro 423, mentre a regime con il tasso corrispondente alla formula euribor + spread (esempio 1,5 + 1,5% =3%) avremmo una rata pari a 474 euro, ben 51 euro in più).
Quindi per sapere quale sia il tasso a regime che andremo a pagare sarà necessario conoscere l’euribor.
Risulta essere palese che per confrontare le varie proposte e pubblicità sarà necessario risalire ai valori “reali” del mutuo che ne determinano l’importo, quindi lo spread e l’euribor.